Granada, Martinez: “Domani per noi sarà una partita storica”

Diego Martinez, allenatore del Granada, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con il Napoli: “Pensiamo al presente, credo che questa sia una gara molto importante per noi. Sono fiducioso perchè ho un gruppo di giocatori straordinari, hanno talento e si mettono tutti al servizio della squadra. Per me vivere questa avventura con questi giocatori è molto positivo. Per noi è un giorno importante, lo percepisco dai tanti giornalisti presenti. Giocare contro il Napoli per noi è motivo di orgoglio perché è una delle squadre big in Italia. Vogliamo lottare e giocarci la qualificazione che verrà decisa in due sfide. Non posso pronunciarmi sugli infortunati, aspetteremo fino all’ultimo minuto chi può giocare. Saranno importanti anche i cambi. Ho dovuto rivedere alcuni schemi, quello che è importante è come ci può organizzare in base ai giocatori che avrò a disposizione, a prescindere dall’avversario. Vogliamo che tutti possano giocare questa gara, ma ancora non possiamo pronunciarci. Ora abbiamo tante assenze sui nostri terzini ed in attacco, per me è importante che da parte dei miei c’è sempre gran voglia di giocare. Abbiamo bisogno di tutti, di quelli che sono in campo e fuori dal campo. Ricordo tante gare in cui la squadra aveva le farfalle nello stomaco, le abbiamo anche oggi ma c’è uno spirito ancora più forte. Voglio che la squadra respiri questo spirito anche per la sfida al Napoli. In questo calcio con la pandemia tutti ci siamo dovuti adattare alla nuova situazione. Chiaro, mi sarebbe piaciuto avere tutti a disposizione perchè potessero godersi questa esperienza. Ma la situazione è questa e bisogna accettarla. Anche noi ne abbiamo avuti molti di problemi simili. Stiamo vivendo un nuovo calcio, ci sono state moltissime partite. A livello spagnolo noi siamo quelli che hanno giocato di più, abbiamo già giocato trentasette gare in stagione. I miei giocatori non erano abituati a giocare ogni tre giorni, non mi stancherò mai di sottolineare lo sforzo dei miei giocatori per mantenere questo ritmo. Non riesco a scindere i vari aspetti, tutto influisce: l’aspetto emotivo, quello fisico e quello mentale. L’importante è tirare fuori quello che la partita richiede, un gioco più diretto con più spazio o meno spazio. Questa è una squadra camaleontica, che riesce ad utilizzare i vari aspetti nei vari momenti”

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